I MITICI VINI DI CHATEAUNEUF DU PAPE. Alla Scoperta dei 13 Vitigni del Domaine de Nalys

135 Views

di Sergio Garreffa
(sommelier professionista AIS – II classificato Nebbiolo Master 2017 AIS)

Quattro secoli di storia a Chateauneuf Du Pape, un piccolo gioiello della Maison Marcel e Philippe Guigal figlio e nipote del fondatore Etienne Guigal che hanno realizzato il desiderio di tre generazioni unendo questa storica denominazione francese dal 2017.

Pierre Pastre,erede du Baron De Roy, Domaine Fortia accanto al sommelier di Art & Wine Sergio Garreffa

Château De Nalys gode di una posizione ideale di fronte all’antico borgo e al suo famoso Castello Papale. Questa cantina è una delle più antiche della denominazione, già menzionato nel catasto comunale alla fine del XVI secolo. Gode di terreni eccezionali e coltivano con costanza e rigore i famosi 13 vitigni della denominazione Chateauneuf du Pape.

Qui sono stati religiosamente conservati gli antichi vitigni e le antiche usanze come la cernita manuale dell’uva. Eccoli: Grenache, Syrak, Mouvedre, Cinsault, Counoise, Terret, Vaccarese, Muscardin, Picpoul, Bourboulenc, Picardan, Roussane, Grenache Blanc.

Una Degustazione Unica nel Cuore del Vigneto

La cantina Chateauneuf de Nalys ci accoglie per un’esperienza di degustazione unica nel cuore del vigneto. Un panorama sublime da cui si può osservare il villaggio Castello Papale, il Mont Ventoux e le Dentelles de Montmirail.

La cantina Château De Nalys

Lo Château è accessibile attraverso l’emblematico viale di cipressi di Nalys, le cantine sono adornate con pietra calcarea estratta dalla proprietà.

Con quattro secoli di storia, i vini di Château de Nalys provengono da terreni vocati alla viticoltura. Grande cura viene posta nella manutenzione del vigneto e nella produzione dei loro vini. Situato nel cuore del comune vicino al paese, comprende 75 ettari di vigneto in un unico pezzo circondato da colline mirabilmente esposte.

Castello Chateauneuf Du Pape

Tutte le bottiglie di Chateauneuf du Pape riportano in etichetta i simboli di Avignone: la Corona Papale e le chiavi di San Pietro.

È stata la “Residenza” estiva di ben 7 Papi: Clemente V, Giovanni XXII, Benedetto XII, Clemente VI, Innocenzo VI, Urbano V e Gregorio XI

Frederic Mistral ha cantato le lodi del “Reale, Imperiale e papale vino” fu il primo a vendere il vino in “bottiglie decorate” con un marchio e un verso “Lou vin de nou castou souno la voio, cant lou emai emai l’amour, le emai joio” Il vino del Château porta coraggio, la melodia, l’amore e la gioia.

La Vinificazione Separata delle Uve

Le uve vengono vinificate separatamente:

  • Grenache e Cinsaul, danno colore e morbidezza.
  • Mouvedre, Syrak, Mouscardin e Vaccarese, struttura e capacità di invecchiamento.
  • Counoise e Picpoul, freschezza, corpo e maggior bouquet.
  • Chateauneuf Du Pape oggi conta circa 300 produttori nel comune di mille abitanti per un totale di circa 3200 ettari vitati.
I principali vitigni della zona di Chateauneuf Du Pape

Il vino rosso di Chateauneuf du Pape si distingue non solo perché ha il tenore alcolico più elevato di tutti i vini francesi, 12,5 ma di norma superano i 14, ma perché è stato il 1° ad avere una regolamentazione precisa.

Infatti nel 1923 il suo più celebre produttore il Barone Roy di Chateau Fortia con l titolo del “Premier Vigneron du Monde” affermò che il terreno adatto allo Chateauneuf doveva essere arido, perché vi crescessero sia la lavanda che il timo, era il primo passo verso la codificazione del sistema francese AOP ossia l’Appellations d’Origine Protégée.

Lo Chateauneuf viene associato alle “Les Galets Roules” il ciotolo rotondo, un ricordo dell’era glaciale, inoltre le pietre immagazzinano il calore per cederlo nelle ore fresche della notte.

Così il Domaine de Nalys, dopo essere stato uno di quelli che più hanno contribuito a stabilire la fama di Chateuaneuf Du Pape, conserva oggi un posto di prima scelta tra i vini, con autenticità e qualità intrinseche.

La cantina di affinamento Chateau Nalys

Degustazioni

Les Saintes Pierres de Nalys annata 2022

Il vino bianco “Les Saintes Pierres” è ottenuto dai vitigni, Grenache Blanc, Clairette e Bourboulenc.

Il vino:
 E’ vestito di una tonalità di verde giallo paglierino, limpido, con sentori di frutta e fiori all’olfatto, acacia e fiori di pesco e una nota minerale ed erbe aromatiche.

Al palato è secco, con una sensazione pseudo calorico, con una acidità fresca e sapida importante, ma senza asperità, con un sapore minerale stemperato da un discreto aroma di fiore di vite, con una lunga persistenza aromatica intensa.

Saint Pierres de Nalys annata 2022

Vino equilibrato e ottima complessità, al retrogusto una nota di fiori e agrumi tropicali di cedro e pompelmo. Ottima evoluzione, con un palato coerente e armonioso.

Gli ospiti privilegiati della tavola per questo nettare sono i crostacei, preferibilmente il pesce cotto e grigliato. Si può abbinare con il foie gras, come aperitivo condito con crema di ribes nero.

Chateuaneuf Du Pape annata 2019 Gr. 14.5

Da un uvaggio di Grenache, Syrak, Muscardin e Mouvedre.

Il vino: Con un colore forte dominato dal granato, con riflessi aranciati. Un vino consistente per la presenza dell’alcol con lacrime e archetti lenti e regolari. All’olfatto ricco di aromi complessi, che ricordano la prugna e il ribes nero.

Al sorso con un retrogusto di pepe nero e frutti maturi, con un tannino presente ma non incisivo, ben amalgamato alla massa.
In una evoluzione coerente e armoniosa.

Secondo la tradizione della zona di Chateauneuf Du Pape sono piacevoli compagni di tutti gli arrosti, grigliate, carni rosse, selvaggina, formaggi o altre pietanze meno piccanti.

Châteauneuf Du Pape Gran vin 2019 e annata 2017

Chateauneuf Du Pape annata 2017 Gr. 14.5

Da uve Grenache, Mouvedre, Cinsault, Muscardin e Syrak.Un assemblaggio classico, ottenuto da uve provenienti per lo più dall’eccezionale territorio di La Crau.

Il vino: Ha un colore rosso granato con tocco aranciato. I profumi si aprono in una singolare nota di frutto che ricorda il melagrano, con la rosa e le spezie leggere ma vivaci e piccanti.

L’insegna dello Château e il sommelier Sergio Garreffa

Il sorso è maturo, si affacciano note più evolutive di grande finezza con ricordi di tabacco dolce e liquirizia, la trama tannica è fitta e fine, appena spigolosa e viva, con l’impressione di viole essiccate al sole. Ottima la complessità e l’eleganza, vino di grande carattere e finezza…

Sergio Garreffa
sommelier professionista AIS – II classificato Nebbiolo Master 2017 AIS
Sommelier dal 1982 Professionista degustatore
e-mail sgbarolo@gmail.com
Cell. 347 5812919


Château De Nalys
1711, route de Courthézon – 84230
Chateauneuf Du Pape
www.nalys.com
Email caveau@nalys.com
Tel. +33(0)490837252

ALTRI ARTICOLI DI SERGIO GARREFFA SOMMELIER

TOP BAROLO CRU: LA SELEZIONE DI ART & WINE. Migliori Vini MGA secondo Garreffa: vicecampione nazionale AIS Nebbiolo

NELLA CANTINA BISSON IL MITICO VINO DEGLI ABISSI. Affascinante storia tra collina e mare nel Golfo del Tigullio

VILLA RAIANO, ECCELLENZA BIOLOGICA DEL FIANO DI AVELLINO. Si distingue con le altre DOCG Greco di Tufo e Taurasi

 

 

 

 

Sergio Garreffa

Appassionato di cibo e vino, che ha inizio nel lontano 1982, con una carriera da degustatore professionista A.I.S. dal 2018 al 2022 Delegato del Tigullio Promontorio Portofino. Ambasciatore del Vermentino dal 2016 e miglior Sommelier della Liguria 2011, nonché secondo al master del Barolo, Sagrantino e Lambrusco e terzo posto al Prosecco e Friulano. Oggi con grande passione e amore qui su Art & Wine per recensire e descrivere le storie di importanti aziende del settore vinicolo.

Lascia un commento Annulla risposta