LO SPLENDIDO SEGRETO DELLA VETRATA ONU DI CHAGALL. Incisioni sulla Bibbia Cristiana nella Finestra della Pace

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La Profezia Biblica di Isaia fonte d’Ispirazione

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Il monumentale repertorio immaginifico artistico e spirituale del ciclo di acqueforti sulla Bibbia (1932-1956, sulla Tanakh ebraica ovvero I libri dell’Antico Testamento sacri agli Israeliti) di Marc Chagall non finisce di stupire e riesce a sorprendere anche un funzionario dell’ONU di New York in visita a Barolo e alla esposizione allestita da Art & Wine Club presso l’Aula Picta (ex Confraternita di Sant’Agostino) nel maggio 2018 e curata da chi scrive.

Il motivo è semplice: è stato finalmente svelata la fonte d’ispirazione dell’artista nella sua realizzazione della ceeberrima vetrata Peace Window nel Palazzo di vetro delle Nazioni Unite di New York..

I Tempi Messianici di Marc Chagall

In mostra c’è infatti una delle incisioni più belle e certamente più amate dallo stesso artista russo naturalizzato francese che ne ripropose l’impianto icastico ed allegorico in molteplici opere: i Tempi Messianici riferiti alla preghiera di Isaia sulla venuta del Messia.

Ma la profezia di Isaia, nell’interpretazione di Chagall, è anche prodroma, in chiave evangelica, della Nuova Gerusalemme e della Parusia (Il ritorno di Gesù Cristo Morto e Risorto) per l’armonia e la pace sulla terra. In tale capolavoro erompe fiabesco e simbolistico tutto il bestiario chagalliano proprio per rappresentare la mansuetudine degli animali tra orso ed asino, leone ed agnello e persino tra il cucciolo d’uomo e l’ancestrale genetico nemico serpente. “il bimbo si trastullerà sulla buca dell’aspide” scrisse Isaia nel capitolo 11 fornendo così all’artista vari spunti creativi preziosi in ogni dettaglio.

Ebbene con grande sorpresa il funzionario Onu ha appreso che proprio l’acquaforte Tempi Messianici ispirò Chagall per la Peace Window, la Finestra della Pace, realizzata dal grande maestro nel 1964 per uno dei corridoi del Palazzo delle Nazioni Unite a New York.

La finestra della Pace è una vetrata di circa 3 metri x 6 che è inno alla pace universale ma cela, in ossequioso rispetto alla organizzazione laica e dimora di varie religioni, tutti i salienti dettagli evocativi dell’incisione senza rivelarne il contenuto messianico e biblico. In un angolo della stessa vetrata è anche individuabile una crocifissione vista dall’alto (che ricorda la grande tela del Cristo di San Giovanni della Croce di Salvador Dalì) solo all’occhio attento di chi conosce la gestazione della finestra.

Omaggio al Segretario ONU morto in un Misterioso Disastro Aereo

Il disegno ed il progetto della finestra furono donati da Chagall (con il contributo dei funzionari e dipendenti Onu per la realizzazione materiale su vetro) in memoria dello scomparso segretario delle Nazioni Unite Dag Hammarskjold, morto in un disastro aereo misterioso insieme ad altre 15 persone tra colleghi diplomatici e membri dell’equipaggio.

Marc Chagall- Peace Window – vetrata nel Palazzo delle Nazioni Unite di New York, 1964

Hammarkjold fu uno dei luterani più luminosi della storia della Svezia, che divenne anche famoso per il suo culto cristiano e la sua vita virtuosa al servizio del suo prossimo.. Proprio per questo tra l’artista russo naturalizzato francese, spesso in esposizione a New York, ed il funzionario svedese nacque una reciproca stima. Chagall era infatti di origini ebree secondo le tradizioni della cultura askenazita Yddish ma pur non avendo mai abbracciato ufficialmente il Cristianesimo riconobbe la centralità di Gesù Cristo come Messia dell’Antico Testamento cui dedicò già nel 1938 la sua magnifica e commovente Crocifissione Bianca (Chicago Art Institute). Ecco quindi da dove nasce la Peace Window dell’Onu.

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Per tale motivo l’autorevole visitatore dell’ONU non ha trattenuto lo stupore nel momento in cui ha scoperto l’origine della vetrata che incrociava ogni mattina recandosi nel suo ufficio senza conoscerne il mistico contenuto.

Una meraviglia che l’incantevole creazione dello spirito teosofico e dell’estro visionario di Chagall è ascosa in ogni suo disegno, pastello, olio e vetrata; e forse ancora più proprio nel repertorio delle incisioni sulla Bibbia in quanto la limitazione del bianco e nero impose all’artista di esprimere la sua genialità iconopoietica con maggiore acribica potenza di tratti figurali, segni, architetture visive e dinamismi coreografici ed una stupenda dovizia di evocazioni, metafore ed allegorie.

I Simbolismi della Finestra della Pace

I simboli musicali nei pannelli evocano pensieri della Nona Sinfonia di Beethoven, che era una delle preferite di Dag Hammarskjøld. Il pannello stesso ha ispirato la musica e la danza.

Al centro i contorni dell’albero paradisiaco dividono il pannello in due parti. Sul lato sinistro, in un universo pacifico, umani e animali nudi galleggiano a caso in beata ignoranza. Vicino alla radice dell’albero c’è il serpente. Più in alto, cattura lo sguardo un mazzo di rose rosse, la cui base è formata da una figura maschile nuda.

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Sul lato destro del pannello c’è un energico gruppo di esseri umani, che verso l’angolo in alto a destra si ammassa attorno alla croce di Cristo. Il gruppo sembra provenire da una città murata in lontananza, uno con in mano la menora illuminata.

Sopra questa città dalla parte più alta dell’albero un grande angolo distribuisce i Dieci Comandamenti. La parte destra del pannello è incentrata sulla figura femminile completamente vestita. che si inchina verso l’albero con dolore. Dietro di lei c’è una coppia con un bambino. Sulla base dell’albero c’è un piccolo bambino nudo che saluta lo spettatore; la sua testa riflette forse il ritratto di Marc Chagall.

Questa Finestra della Pace, come altri capolavori biblici del maestro naturalizzato francese, non sembra soltanto un’opera creata dall’umano ingegno ma partorita proprio da illuminazioni interiori, quei reiterati sogni spirituali sulla Bibbia di cui narra lo stesso artista, che rendono l’opera molto simile, nella sua genesi catartica ed apostolica, alla Divina Commedia di Dante Alighieri.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio


Le Incisioni di Chagall nella Mostra Bibbia e Sacro Vino

BIBBIA E SACRO VINO – il catalogo


LA PREGHIERA DI ISAIA cap. 11

111 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
2Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
3Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
4ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
5La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
6Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
7La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
8Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
9Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
10In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.
11In quel giorno avverrà
che il Signore stenderà di nuovo la sua mano
per riscattare il resto del suo popolo,
superstite dall’Assiria e dall’Egitto,
da Patros, dall’Etiopia e dall’Elam,
da Sinar e da Camat e dalle isole del mare.
12Egli alzerà un vessillo tra le nazioni
e raccoglierà gli espulsi d’Israele;
radunerà i dispersi di Giuda
dai quattro angoli della terra.
13Cesserà la gelosia di Èfraim
e gli avversari di Giuda saranno sterminati;
Èfraim non invidierà più Giuda
e Giuda non sarà più ostile a Èfraim.
14Voleranno verso occidente contro i Filistei,
insieme deprederanno i figli dell’oriente,
stenderanno le mani su Edom e su Moab
e i figli di Ammon saranno loro sudditi.
15Il Signore prosciugherà il golfo del mare d’Egitto
e stenderà la mano contro il Fiume.
Con la potenza del suo soffio
lo dividerà in sette bracci,
così che si possa attraversare con i sandali.
16Si formerà una strada per il resto del suo popolo
che sarà superstite dall’Assiria,
come ce ne fu una per Israele
quando uscì dalla terra d’Egitto.

 

Fabio G. C. Carisio