LA RINASCITA DEL CASTELLO DI RODDI. Il Sindaco: “Presto i lavori, ma con visite aperte. Anche alla mostra d’arte”

2.544 Views

«Siamo assolutamente soddisfatti per l’accordo siglato con la Regione Piemonte per dare corso al progetto esecutivo di ristrutturazione del Castello di Roddi. Stiamo predisponendo l’appalto dei lavori che dovrebbero partire dopo l’estate. Tra le nostre priorità c’è anche quella di dare continuità alle visite della struttura che ospiterà un’interessante mostra non appena le restrizioni dell’emergenza Covid-19 consentiranno alla Barolo & Castles Foundation di riaprirla al pubblico».

La lunga attesa è finita. Negli ultimi anni il Sindaco di Roddi, Lorenzo Prioglio, varie volte ha sperato di poter avviare il cantiere per la riqualificazione del maniero. Finalmente, il 9 febbraio scorso, Regione e Comune hanno siglato un accordo di programma per finanziare i lavori di restauro di uno dei più importanti patrimoni architettonici piemontesi sotto l’egida dell’UNESCO. Saranno messi in sicurezza i collegamenti interrati del castello ma anche quelli del blocco centrale: previsti anche interventi sulle parti affrescate a completamento di opere già iniziate e da portare a compimento, il cui costo ammonta a 2.050.000 € di cui 2 saranno a carico della Regione e 50mila a carico del Comune di Roddi.

 

LE MOSTRE CONTINUANO: ARRIVA PINOCCHIO

Prioglio comunica anche un’importante circostanza: «Il progetto esecutivo è già stato approvato dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte. Ora dobbiamo formulare il bando per individuare l’impresa. La nostra intenzione è quella di tenere il castello aperto concordando con la ditta appaltatrice un percorso di sicurezza per non dover interrompere le visite organizzate dalla Barolo & Castles Foundation con il supporto dei giovani volontari dello Yep di Roddi».

«Avevamo fatto l’accordo per gli interventi di ristrutturazione già con l’assessore regionale al Turismo Antonella Parigi per individuare nel castello un’Accademia della Cucina. Con il nuovo governatore Alberto Cirio, che ringraziamo per l’attenzione puntuale al nostro territorio, si è deciso di cambiare destinazione vocando il monumentale e storico edificio a Castello del Tartufo, non solo dal punto di vista digitale ma anche reale, con la figura del cane da tartufo al centro del progetto» aggiunge il Sindaco di Roddi.

Il Sindaco di Roddi, Lorenzo Prioglio, insieme all’artista Ezio Ferraris durante la mostra con le opere materiche realizzate coi tartufi esposte all’interno del Castello

«Nella parte sotterranea della struttura già riqualificata c’è già il Museo in onore di Giacomo Morra, proprietario dell’Hotel Savona di Alba e primo promotore del Tartufo Bianco d’Alba, in virtù della fortunata intuizione delle sue potenzialità di eccellenza gastronomica. Ora interverremo sui tre piani del blocco centrale, dalle antiche cucine sotterranee al piano nobile. La torre centrale con l’ascensore è già stata ristrutturata, mentre le altre due del maschio con esposizione orientale saranno oggetto di un successivo intervento» precisa ancora Prioglio che svela anche un’anteprima.

L’artista Filippo Pinsoglio, Maestro del Palio di Asti 2021, accanto ad alcune opere del ciclo di Pinocchio

«Finché il progetto del Castello del Tartufo non sarà completato proseguiranno le mostre d’arte contemporanea che da anni realizziamo fin da quando la struttura non era soggetta ad interventi edili. Sono felice di poter accogliere quest’anno una bella mostra di Pinocchio dell’artista astigiano Filippo Pinsoglio perché potrà avere certamente una forte attrattiva per i ragazzi delle scuole e le famiglie» aggiunge il primo cittadino roddese.

La mostra sarà organizzata dall’associazione Art & Wine Club in collaborazione con la Barolo & Castles Foundation ed il Comune di Roddi ed avrà ancor più importanza in virtù del fatto che il pittore Pinsoglio, già protagonista di una personale sulle maschere di carnevale lo scorso anno a Castiglione Falletto ed un’antologica alcuni anni fa nella chiesa di San Domenico ad Alba, è stato insignito del titolo di Maestro del Palio d’Asti 2021 ed avrà pertanto l’onore di realizzare i drappi per la tradizionale corsa astesana.

 

IL CASTELLO DEL TARTUFO

«Da sempre il comune di Roddi con il suo Castello e l’Università dei cani da Tartufo – ha sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio – sono una attrazione turistica e una grande potenzialità per tutto il nostro territorio – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Una potenzialità che finora era rimasta, però, inespressa. Per questo motivo, appena diventato presidente, ho voluto riprendere in mano l’accordo di programma che avevo ereditato e con l’amministrazione di Roddi abbiamo definito una modifica del progetto di rilancio del castello. L’Università dei cani da tartufo sarà un elemento centrale. È un unicum in tutto il mondo che sono certo porterà tantissimi turisti a Roddi e nel nostro Piemonte».

«Con l’accordo di oggi – aveva sottolineato a febbraio l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio – mettiamo un altro tassello per proseguire il percorso di valorizzazione dei nostri patrimoni: quello di Roddi in particolare presenta un livello di conservazione già eccellente ma che con ulteriori opere di manutenzione tornerà agli antichi splendori».

Una suggestiva immagine del monumentale Castello di Roddi

Presenti alla firma del protocollo, il sindaco di Alba, Carlo Bo, la presidente della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba Liliana Allena, e il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso. «Roddi – ha aggiunto Carosso – non solo fa parte degli 11 comuni del vino Barolo ma è conosciuto per una particolarità unica: ospita l’Università Cani da Tartufo dove vengono addestrati per la ricerca del tubero più prezioso del mondo. Portare agli antichi fasti il Castello equivale ad attribuire al territorio un valore aggiunto che potrà far crescere l’industria del turismo».

Roddi è un borgo medioevale, arroccato attorno al suo castello, collocato su una dorsale a dominio della pianura verso Alba secondo uno schema caratteristico del paesaggio ondulato delle Langhe. Il paese è posto in posizione dominante sulla valle del Tanaro e viene ricordato in documenti anteriori al Mille, ma le origini risalgono all’epoca romana.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Redazione Art & Wine News

Lascia un commento Annulla risposta